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SICUREZZA SUL LAVORO - Le maschere a cappuccio di fuga.

 

Protezione respiratoria in incidenti che coinvolgono sostanze chimiche.



Il cappuccio di fuga è un dispositivo di protezione respiratoria filtrante per l'uso in incidenti che coinvolgono sostanze chimiche. Fa parte dei “dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie”, ossia DPI di terza categoria, la categoria che, come indica il  D.Lgs. n. 475 del 4 dicembre 1992, comprende i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente.

Per consentire un uso corretto di tali attrezzature sono obbligatorie l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori.

Questi mezzi di protezione delle vie di respirazione servono ad evitare l’inalazione di sostanze nocive (quali aerosol e aeriformi) e a fornire ossigeno in quantità sufficiente alla respirazione. Devono essere impiegati quando i rischi non possono essere del tutto evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione o da mezzi di protezione collettiva (ad esempio impianti di aspirazione).



Maschera a cappuccio di fuga SR 76-3


In particolare la maschera a cappuccio di fuga SR 76-3 è basata su una semimaschera in silicone Sundström, montata in un cappuccio in materiale resistente alle sostanze chimiche.

Può essere indossata rapidamente e semplicemente, senza regolazioni preliminari. 

La cappa è dotata di filtro antigas SR 294 ABE2 e filtro antiparticolato SR 510 P3 e fornisce protezione contro tutti i tipi di particelle e i seguenti tipi di gas:
  •  A2, gas e vapori organici, come i solventi, con punti di ebollizione superiori a +65 ºC.
  •  B2, gas e vapori inorganici, come cloro, idrogeno solforato e acido cianidrico.
  •  E2, gas e vapori acidi come l'anidride solforosa e l'acido fluoridrico.
 
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